Pericardite

La pericardite è una patologia infiammatoria del pericardio che spesso comporta l’accumulo di liquido nello spazio pericardico.

La pericardite

pericardite

Non è l’unica delle malattie del pericardio che si possono infatti presentare in diverse forme e richiedono un trattamento medico immediato.

Il pericardio costituisce la membrana che avvolge il cuore ed è costituito da due “foglietti” (pericardio parietale e pericardio viscerale) separati da un sottile film di liquido (il liquido pericardico).

Può essere di tipo:

  • acuto;
  • subacuto;
  • cronico.

Pericardite acuta

Pericardite acuta

Una pericardite acuta si sviluppa molto velocemente, causando versamento pericardico e infiammazione del sacco pericardico.

Se curata può risolversi completamente, sebbene non siano infrequenti le recidive (nel 30% dei casi) o la trasformazione in subacuta o cronica.

La pericardite subacuta è un riacutizzazione della patologia che si verifica entro un lasso di tempo di alcune settimane e/o mesi da un evento acuto e scatenante.

Una pericardite cronica, invece, è definita quando l’infiammazione del pericardio diventa persistente e sussiste da oltre 6 mesi.

Pericardite costrittiva

Pericardite costrittiva

La pericardite costrittiva consiste nell’ispessimento fibrotico del pericardio a seguito di una infiammazione marcata e persistente.

In questo caso i foglietti parietale e viscerale possono aderire e fondersi, contribuendo all’ispessimento del tessuto fibrotico.

Questo fenomeno compromette il riempimento del cuore, favorendo la comparsa di aritmie e diminuendo la portata cardiaca.

Si può verificare un aumento della pressione nelle vene addominali e degli arti inferiori, che porta alla comparsa di gonfiore delle gambe e ascite.

In casi gravi il fegato ne può risentire e manifestare fibrosi epatica (cirrosi cardiaca).

Il versamento pericardico

Con il termine di “versamento pericardico” ci si riferisce all’accumulo di liquido nel pericardio in quantità maggiore rispetto al normale (maggiore di 50 ml).

Se è di natura traumatica può evolvere rapidamente in un tamponamento cardiaco, condizione potenzialmente fatale.

Può anche avvenire a seguito di un infarto miocardico: in questi casi è di solito asintomatico, a meno che la quantità di liquido non diventi eccessiva.

Tamponamento cardiaco

Il tamponamento cardiaco insorge in caso di versamento pericardico di quantità eccessiva, tale da compromettere il normale riempimento cardiaco.

Il liquido può accumularsi lentamente a seguito di una pericardite oppure molto velocemente a causa di un’emorragia traumatica.

Questo riduce la portata gittata cardiaca fino a condurre a stato di shock o ad arresto cardiaco.

I sintomi della pericardite

I sintomi della pericardite

I sintomi riscontrabili sono:

  • dispnea (respiro difficoltoso);
  • dolore toracico;
  • ipotensione;
  • toni cardiaci ovattati;
  • sfregamento pericardico;
  • gonfiore delle gambe;
  • ascite;
  • febbre.

Le cause

Le cause di una pericardite possono essere secondarie a:

  • patologie infettive batteriche o virali;
  • malattie infiammatorie: lupus, sclerodermia, artrite reumatoide etc.;
  • infarto del miocardico;
  • neoplasie;
  • traumi;
  • chirurgia cardiaca.

In alcuni casi non è possibile identificare una causa specifica.

La diagnosi

La diagnosi di una malattia del pericardio avviene a seguito di indagini strumentali come:

  • ecocardiografia;
  • tomografia computerizzata (TC);
  • risonanza magnetica nucleare (RMN);
  • esami del sangue (marcatori di infiammazione;
  • pericardiocentesi e/o biopsia pericardica;
  • cateterismo cardiaco.

La terapia della pericardite

La terapia della pericardite

Per le forme infiammatorie, è possibile una terapia antinfiammatoria:

  • colchicina;
  • FANS;
  • corticosteroidi.

I farmaci possono essere anche somministrati direttamente nel cavo pericardico.

Per patologie di origine infettiva la terapia dipende dall’agente eziologico.

In caso di pericardite costrittiva o di tamponamento è essere necessario intervenire chirurgicamente.

Pericardiocentesi e creazione di una finestra pericardica

La pericardiocentesi prevede l’aspirazione del liquido pericardico in eccesso.

Sotto anestesia locale e guida ecografica, si inserisce un ago nello spazio pericardico sotto guida ecografica.

Il drenaggio viene lasciato in sede alcuni giorni.

Nei casi in cui il versamento dovesse recidivare, sarà opportuna la creazione di una finestra pleuro-pericardica: in anestesia generale, tramite un incisione laterale sul torace si reseca una porzione di pericardico che fa defluire il liquido pericardico in pleura, consentendo in futuro un agevole drenaggio in caso di ulteriore recidiva.

Resezione pericardica (pericardiectomia)

La pericardiectomia è la rimozione del pericardio, eseguita in caso di pericardite costrittiva cronica.

Si tratta di un intervento complesso eseguito in anestesia generale e a torace aperto.

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prof Massimo Massetti

Prof. Massimo Massetti

Mi chiamo Massimo Massetti specialista cardiovascolare, sono medico e chirurgo cardiovascolare.

Sono direttore del dipartimento di Scienze Cardiovascolari e direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma.

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